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In quest'opera si analizzeranno le conclusioni di Newton sul decennio in cui sopraggiungerà il secondo Avvento di Gesù, e la sua certezza della Restaurazione della nazione ebraica nella terra di Israele (già avvenuta ormai nel 1948). Quest'Apostasia Newton scoprì che secondo quanto era stato predetto, sarebbe durata per oltre 1260 anni. In campo religioso si era prefisso il sogno di riscoprire gli insegnamenti del Cristianesimo primitivo, che erano andati perduti a causa di una Grande Apostasia (o allontanamento) dalle verità insegnate da Gesù.

Infatti secondo il suo punto di vista, egli non scoprì nulla di nuovo, ma semplicemente puntava al raggiungimento di due ambiziose Riforme, riportando alla luce antiche verità andate perdute, sia nella Scienza che nella Religione. Newton riteneva che la Verità era una sola e universale, e il suo obiettivo era scoprire la mente di Dio, e per raggiungere questo obiettivo ha schierato le prove raccolte da ogni fonte a lui disponibile, tra cui anche i brandelli rimasti della saggezza antica (prisca sapientia). Nel corso della sua lunga vita, Newton lavorò duramente per scoprire la verità di Dio, sia in Natura che nella Sacra Scrittura. Il suo obiettivo era la Verità Ultima, e per questo obiettivo egli ha utilizzato ogni possibile risorsa.

L'obiettivo di Newton era incomparabilmente più vasto di quello finora creduto, notevolmente più ambizioso di una semplice conoscenza della natura. E invece per Newton non vi era alcuna barriera impermeabile tra Religione e Scienza. Sorprese la scoperta che una mente così razionale potesse anche praticare studi biblici e alchemici, studi che per la maggioranza oggi sono visti come antitesi alla scienza. Keywords political arithmetic population quantification physico-theology sacred history providence latitudinarians Enlightenment chronology atheism deism preadamismĪ seguito della scoperta di antichi manoscritti, nel 2003 grande scalpore suscitò la notizia che Newton non fu solo un genio della scienza, ma anche un grandissimo appassionato della Bibbia, che prendeva seriamente le sue profezie. The article concludes by considering possible causes for the decline of this “sacred” strand of demographic quantification, while suggesting connections between it and better-known secular forms of Enlightenment-era population thought. A strand of “sacred” political arithmetic thus contributed to natural theology while modeling-albeit inconsistently-new historical applications for empirical methodology.

As a form of empirical natural philosophy, political arithmetic suited the polemical needs of latitudinarian Anglicans and others combating deism, atheism, and preadamism the demographic regularities it revealed furnished evidence of providential solicitude, while the history of population growth was a potential prop for scriptural chronologies. This article recovers nonsecular uses of demographic quantification, excavating the use of political arithmetic in religious polemic between ca. Abstract Current approaches to the history of early modern population thought focus on the state and secular governance, while standard treatments of Restoration and Augustan “political arithmetic” emphasize its economic or social-scientific content.